Per rincorrere il sogno americano, il giovane Gori si lascia alle spalle le montagne, la famiglia e l'amata Maddalena - una «di quelle creature che quando passano in strada la gente si volta e smette di parlare». Al ritorno a casa, non ritroverà niente di quel che aveva lasciato. "Il fondo del sacco" racconta il fallimento di un'illusione collettiva: l'illusione, nutrita fin dall'Ottocento da migliaia di emigranti ticinesi, di trovare fortuna oltreoceano. Attraverso l'infelice vicenda di Gori emerge uno spaccato della vita «agra» di una valle alpina, tra amarezza e pietas. E nella distanza, il ricordo del paese perduto che assume una dimensione mitica. Scritto con una lingua aderente al parlato che guarda a modelli illustri quali Fenoglio e Pavese, il romanzo di Plinio Martini è stato subito accolto con entusiasmo, fin dalla sua prima pubblicazione nel 1970.
Plinio Martini è nato a Cavergno nel 1923, ed è morto nel 1979. Esordì come poeta con le raccolte Paese così (1951) e Diario forse d'amore (1953). Ma le opere di maggiore successo sono i romanzi "Il fondo del sacco" (1970) e "Requiem per zia Domenica" (1976). Ha lavorato tutta la vita come maestro di scuola elementare. Suoi articoli di impegno civile e culturale sono raccolti nei volumi "Delle streghe e d'altro" (1979) e "Nessuno ha pregato per noi" (1999).